"Il papà delle favole" è un audiolibro scritto da Cesare Pastarini (cesare.pastarini@gmail.com), reso possibile dagli Amici del Mulino di "Mulino Bianco". Composto da 10 favole illustrate + un cd musicale con le storie recitate da attori professionisti, il ricavato della vendita va all'associazione Noi per Loro, vicina ai bambini ricoverati nel reparto di Oncoematologia dell'Ospedale Maggiore di Parma. E' in vendita nelle librerie di Parma e nella sede di Noi per Loro in via Rubini 12. Oppure si può fare un versamento di euro 7,90 sul c/c postale 10869436 intestato a Noi per Loro Onlus Via Rubini 12, 43125 Parma e dopo aver spedito la copia del pagamento al fax 0521.942013 riceverete "Il papà delle favole" all'indirizzo da voi indicato. L'autore, l'illustratore, la grafica, gli attori e il musicista non hanno ricevuto compensi. Più sotto i link del gruppo di lavoro.
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giovedì 4 novembre 2010

Un ciclista diffidente

"Venghino, siòre e siòri, venghino a vedere questo prodigio della tecnica!". Quel ragazzino, troppi anni fa, si lasciò convincere da chi vendeva quella che poi sarebbe diventata la sua Vespa PX200E (a benzina, particolare di cui andava molto fiero).
Miglior acquisto non fu mai fatto. Ventisei anni di onorata carriera, la sua Vespa e lui. Lui e la sua Vespa.
Tanto da farla diventare la copertina di un libro di favole.
Un giorno (oggi), improvvisamente, quello che una volta era un ragazzino, cadde dalla Vespa. La "velocità", si fa per dire, era di 10 orari. Ma allora perché la Vespa non è rimasta in piedi? Il non più giovane pilota pensò subito "povera Vespa, sarà l'età, non regge più". Ma si sbagliava. La Vespa aveva retto benissimo, purtroppo lei stessa fu tradita da uno strato di foglie autunnali che ricoprivano la strada. Nessuno le aveva tolte: erano lì, bagnate fradice. Così le piccole ruote del PX sbandarono facendo cadere il povero conducente. Ma doppio e ancor più grave fu il tradimento, perché proprio in quel mentre passava un giovane ciclista. Che vide la Vespa in terra e il suo pilota con un piede dolorante sotto al motociclo: ma non si fermò ad aiutarlo.
"Vatti a fidare dei vespisti", pensò.





7 commenti:

S. ha detto...

Deduco che tu sia caduto.
Spero che sia tutto ok ? mi confermi ?
Ciao

Enrico ha detto...

Ciao Ce,
coraggio, mani e testa stanno bene…quindi tutto OK!
Il mio P125X di anni ne ha fatti 30,…maggio 1980!!! Fantastico!!!

Rosangela ha detto...

Simpatico ed emblematico.

Anonimo ha detto...

tutto sommato mi pare di capire che ti è andata bene considerando la vena ironica. rotto niente?

Anonimo ha detto...

Poi la favola continuava... il giovane ciclista era un dipendente comunale assenteista, che per farsi la sua passeggiata quotidiana in bici aveva tralasciato di pulire la strada dalle foglie. Vatti a fidare dei ciclisti

Anonimo ha detto...

quello che conta è che il vespista possa avercelo raccontato!
Fogliazza

Salva ha detto...

Secondo me era UNA ciclista, ti ha fatto girare la testa e sei caduto. Altro che foglie...