"Il papà delle favole" è un audiolibro scritto da Cesare Pastarini (cesare.pastarini@gmail.com), reso possibile dagli Amici del Mulino di "Mulino Bianco". Composto da 10 favole illustrate + un cd musicale con le storie recitate da attori professionisti, il ricavato della vendita va all'associazione Noi per Loro, vicina ai bambini ricoverati nel reparto di Oncoematologia dell'Ospedale Maggiore di Parma. E' in vendita nelle librerie di Parma e nella sede di Noi per Loro in via Rubini 12. Oppure si può fare un versamento di euro 7,90 sul c/c postale 10869436 intestato a Noi per Loro Onlus Via Rubini 12, 43125 Parma e dopo aver spedito la copia del pagamento al fax 0521.942013 riceverete "Il papà delle favole" all'indirizzo da voi indicato. L'autore, l'illustratore, la grafica, gli attori e il musicista non hanno ricevuto compensi. Più sotto i link del gruppo di lavoro.
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giovedì 25 novembre 2010

Dov'è la ciabatta?

Per gentile concessione (e volevo vedere se mi diceva di no) copio e incollo questo straordinario racconto di http://www.fogliazza.wordpress.com/. A voi scegliere l'emozione. (Nella foto a destra, Fogliazza è quello con la faccia da hippie)

A notte fonda, quando ho messo via le matite, raccolto i trucioli di gomma, spento la luce del tavolo, avvicinarmi alla camera dei bimbi, togliermi le ciabatte molto prima che possano sentirle fregare il pavimento, entrare al buio e alzare appena la luce che li disegna appena, dosare ogni movimento, paralizzarmi a uno dei loro cambi di gallone perchè a volte son convinto che abbiano, i miei bimbi, il volumetrico… mettere le mani avanti per precedere un ostacolo, fermarmi di colpo e trattenere il fiato quando era solo Nicolò che parlava nel sonno, avere quell’istante di panico perchè non vedi le coperte che si alzano e sia abbassano, piano, come quelle di chi respira e poi vedere che si muove, avvicinarsi alla testa di ognuno e inspirare forte l’odore di pane caldo di Jacopo e quello dolce di pasticceria di Nicolò, trattenere il fiato per non far rumore con il proprio naso e sentire tutto, accostare l’orecchio a Jacopo per sentire un piccolo mantice che infrange il romantico babbo con un semplice “prop”, soffuso dalla trapunta ma non eluso al mio olfatto. Trattenere la voglia di scoppiare a ridere e trattenere il colpo di tosse che il riso represso provoca, tutto questo retrocedendo dalla tana dei miei figli prima che si accorgano di me, inciampando in una macchinina che prima non c’era, ricercando una ciabatta che son sicuro era lì, annaspando sull’interruttore e sbagliare verso inondando la stanza di luce, pregare qualche colero al muro che non ha schivato il mignolo del piede, attendere che i bimbi non si siano accorti del papà, guadagnare il proprio letto con un sonno meritato, con quel sorriso al buio che so solo io d’averlo, sapendo che loro son di là, belli, a sognare, appoggiare la testa sul cuscino, finalmente, chiudere gli occhi… e Nicolò che si sveglia puntuale come un guasto il giorno dopo l’assicurazione scaduta!

sabato 20 novembre 2010

anDiamo diritti ai bambini

Ancora oggi in tutti i Paesi, anche in quelli cosidetti "civili", troppi sono i diritti negati, troppi i soprusi, la violenze e le dimenticanze.

In occasione del 20 novembre, anniversario dell'approvazione da parte delle Nazioni Unite della Convenzione Internazionale dei Diritti dell'Infanzia ('89), Amnesty International e Edizioni Sonda esprimono il proprio impegno con la pubblicazione del volume Il Grande Libro dei Diritti dei Bambini.

La nuova edizione del volume si distingue per la versione semplificata, riscritta dai bambini con Mario Lodi, della Convenzione dei Diritti dell'Infanzia e per le novità della sezione didattica con gli approfondimenti di Reggio Children e le attività pedagogiche di Daniele Novara del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti di Piacenza. Oltre alle fantastiche avventure di "Alice nel Paese dei Diritti dei Bambini"
http://www.sonda.it/il-grande-libro-dei-diritti-dei-bambini-2/

giovedì 4 novembre 2010

Un ciclista diffidente

"Venghino, siòre e siòri, venghino a vedere questo prodigio della tecnica!". Quel ragazzino, troppi anni fa, si lasciò convincere da chi vendeva quella che poi sarebbe diventata la sua Vespa PX200E (a benzina, particolare di cui andava molto fiero).
Miglior acquisto non fu mai fatto. Ventisei anni di onorata carriera, la sua Vespa e lui. Lui e la sua Vespa.
Tanto da farla diventare la copertina di un libro di favole.
Un giorno (oggi), improvvisamente, quello che una volta era un ragazzino, cadde dalla Vespa. La "velocità", si fa per dire, era di 10 orari. Ma allora perché la Vespa non è rimasta in piedi? Il non più giovane pilota pensò subito "povera Vespa, sarà l'età, non regge più". Ma si sbagliava. La Vespa aveva retto benissimo, purtroppo lei stessa fu tradita da uno strato di foglie autunnali che ricoprivano la strada. Nessuno le aveva tolte: erano lì, bagnate fradice. Così le piccole ruote del PX sbandarono facendo cadere il povero conducente. Ma doppio e ancor più grave fu il tradimento, perché proprio in quel mentre passava un giovane ciclista. Che vide la Vespa in terra e il suo pilota con un piede dolorante sotto al motociclo: ma non si fermò ad aiutarlo.
"Vatti a fidare dei vespisti", pensò.