"Il papà delle favole" è un audiolibro scritto da Cesare Pastarini (cesare.pastarini@gmail.com), reso possibile dagli Amici del Mulino di "Mulino Bianco". Composto da 10 favole illustrate + un cd musicale con le storie recitate da attori professionisti, il ricavato della vendita va all'associazione Noi per Loro, vicina ai bambini ricoverati nel reparto di Oncoematologia dell'Ospedale Maggiore di Parma. E' in vendita nelle librerie di Parma e nella sede di Noi per Loro in via Rubini 12. Oppure si può fare un versamento di euro 7,90 sul c/c postale 10869436 intestato a Noi per Loro Onlus Via Rubini 12, 43125 Parma e dopo aver spedito la copia del pagamento al fax 0521.942013 riceverete "Il papà delle favole" all'indirizzo da voi indicato. L'autore, l'illustratore, la grafica, gli attori e il musicista non hanno ricevuto compensi. Più sotto i link del gruppo di lavoro.
Questo blog ospita solo argomenti che riguardano i bambini.

giovedì 12 novembre 2009

L'OSPEDALE LO CONOSCO ANCH'IO

Nell'ambito del progetto L'ospedale lo conosco anch'io, i bambini di Parma hanno ideato favole e filastrocche. La professoressa Amalia Murcio Maghei, coordinatrice pedagogica del Fism (la Federazione italiana scuole dell'infanzia) ha poi "cotto" le loro storie mettendole in forma narrativa. L'ospedale lo conosco anch'io è reso possibile grazie a Comune di Parma, Azienda Ospedaliero Universitaria, Cariparma, Noi per loro, Istituto comprensivo Giacomo Ferrari, Art'Emilia.
Riportiamo qui sotto una filastrocca particolarmente d'attualità, scritta appunto dalla professoressa Maghei.


A H1N1

non si bacia
più nessuno

Mando i miei baci
in punta di dita

Lavo le mani
con acqua e sapone

Se lo starnuto
arriva improvviso
il fazzoletto metto sul viso

A H1N1
non mi trovi impreparato
molto attento sono stato

e ti vinco di sicuro
contro te io creo un muro

e combatto l’influenza
con igiene e gran prudenza.

lunedì 2 novembre 2009

Ahi ahi ahi, Topolino!


Questa è bella. La Disney rimborserà le famiglie insoddisfatte perché i loro figli non hanno imparato più in fretta dopo aver utilizzato il prodotto Baby Einstein (sarà così anche per Baby Galileo, Baby Mozart e Baby Shakespeare?). Si tratta di giochi cosiddetti intelligenti, in particolare di video che interagiscono con il bambino; per fargli imparare, ad esempio, a parlare più in fretta (non più velocemente). Su sito di Repubblica  che riportiamo http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/10/25/il-bebe-non-einstein-disney-ti-rimborsa.html  abbiamo letto di uno studio della Washington University che ha misurato come un bambino fra gli 8 e i 16 mesi anziché diventare un futuro "Einstein", accumuli ritardi a causa della sua passività. Figuratevi la gioia dei pedagoghi, ma soprattutto quella dei genitori... all'antica.