"Il papà delle favole" è un audiolibro scritto da Cesare Pastarini (cesare.pastarini@gmail.com), reso possibile dagli Amici del Mulino di "Mulino Bianco". Composto da 10 favole illustrate + un cd musicale con le storie recitate da attori professionisti, il ricavato della vendita va all'associazione Noi per Loro, vicina ai bambini ricoverati nel reparto di Oncoematologia dell'Ospedale Maggiore di Parma. E' in vendita nelle librerie di Parma e nella sede di Noi per Loro in via Rubini 12. Oppure si può fare un versamento di euro 7,90 sul c/c postale 10869436 intestato a Noi per Loro Onlus Via Rubini 12, 43125 Parma e dopo aver spedito la copia del pagamento al fax 0521.942013 riceverete "Il papà delle favole" all'indirizzo da voi indicato. L'autore, l'illustratore, la grafica, gli attori e il musicista non hanno ricevuto compensi. Più sotto i link del gruppo di lavoro.
Questo blog ospita solo argomenti che riguardano i bambini.

martedì 22 febbraio 2011

Tutta la vita

Perché la Giornata della Memoria
non duri ventiquattr'ore


RITA GUIDI
Ci sono cancelli che segnano più di un confine. Quelli di Auschwitz, per chi li oltrepassava con gli occhi di certo impauriti ma comunque curiosi di bambino, significavano essere strappati via: dalle braccia della mamma e del papà; vederli morire; morire. Thomas Geve è uno di quei bambini. Solo che sembra un po’ più grande dei suoi 13 anni. Per questo si “salva”. Per questo si sfianca nell’inferno delle baracche, cercando con gli occhi sua madre, che non tornerà. Lui, oggi ingegnere e uomo che ci aiuta a non dimenticare, è tornato. Con in tasca i disegni rubati di quel pezzo di storia del mondo. 79 disegni raccolti allo Yad Vashem, e oggi stampati nel volume “Qui non ci sono bambini” (Einaudi, 177 pagg., 24 euro). Cronaca ingenua e senza lacrime di un orizzonte senza senso e senza umanità. Disegno fragile, a matita, che – per quei bambini che con occhi impauriti eppure curiosi hanno oltrepassato quei cancelli – dobbiamo stare attenti a non cancellare.


martedì 15 febbraio 2011

Senza aver mangiato

Questa è la storia di una bambina africana di 4 anni che non ha i soldi per pagare la refezione all’asilo. Succede in Veneto. Le sue maestre, insieme alle bidelle, decidono quindi di donare i loro buoni pasto perché la piccola possa mangiare insieme agli altri. A Adro, dove nella primavera del 2010 un anonimo benefattore saldò le rette di 42 bambini non in regola con i pagamenti della mensa che il sindaco leghista voleva lasciare con il piatto vuoto, le “mamme di Adro” si ribellarono, non contro il sindaco ma contro chi pagava di tasca sua ai figli dei “mangiapane a tradimento”. A Fossalta di Piave per ora di simili mamme non ce ne sono, ma c’è il sindaco. Massimo Sensini blocca infatti l’iniziativa delle maestre con la motivazione che donare i propri buoni pasto non si può fare perché rappresenta un danno erariale per le casse comunali. Risultato: le maestre sono costrette a rinunciare e la piccola a tornare a casa a mezzogiorno, senza aver mangiato.
(per me, una notizia così, merita il giro del mondo) Cesare