"Il papà delle favole" è un audiolibro scritto da Cesare Pastarini (cesare.pastarini@gmail.com), reso possibile dagli Amici del Mulino di "Mulino Bianco". Composto da 10 favole illustrate + un cd musicale con le storie recitate da attori professionisti, il ricavato della vendita va all'associazione Noi per Loro, vicina ai bambini ricoverati nel reparto di Oncoematologia dell'Ospedale Maggiore di Parma. E' in vendita nelle librerie di Parma e nella sede di Noi per Loro in via Rubini 12. Oppure si può fare un versamento di euro 7,90 sul c/c postale 10869436 intestato a Noi per Loro Onlus Via Rubini 12, 43125 Parma e dopo aver spedito la copia del pagamento al fax 0521.942013 riceverete "Il papà delle favole" all'indirizzo da voi indicato. L'autore, l'illustratore, la grafica, gli attori e il musicista non hanno ricevuto compensi. Più sotto i link del gruppo di lavoro.
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lunedì 8 marzo 2010

Shay

Questa storia gira da qualche tempo per la Rete e a qualcuno di voi sarà anche capitato di riceverla per email. Non se ne conosceva l'autore ed alcuni pensavano che si trattasse di una bufala. Recuperando il testo in inglese, si è scoperto che si tratta di un racconto tratto dal libro "Echoes of the Maggid" di Paysach Krohn, probabilmente mai tradotto in italiano.
E' un po' lungo, vi prego comunque di leggerlo attentamente.


Ad una cena di beneficenza per una scuola che cura bambini con problemi di apprendimento, il padre di uno degli studenti fece un discorso che non sarebbe mai più stato dimenticato da nessuno dei presenti. Dopo aver lodato la scuola ed il suo eccellente staff, egli pose una domanda:
'Quando non viene raggiunta da interferenze esterne, la natura fa il suo lavoro con perfezione. Purtroppo mio figlio Shay non può imparare le cose nel modo in cui lo fanno gli altri bambini. Non può comprendere profondamente le cose come gli altri. Dov'è il naturale ordine delle cose quando si tratta di mio figlio?'
Il pubblico alla domanda si fece silenzioso.
Il padre continuò: 'Penso che quando viene al mondo un bambino come Shay,handicappato fisicamente e mentalmente, si presenta la grande opportunità di realizzare la natura umana e avviene nel modo in cui le altre persone trattano quel bambino.'
A quel punto cominciò a narrare una storia:
Shay e suo padre passeggiavano nei pressi di un parco dove Shay sapeva che c'erano bambini che giocavano a baseball. Shay chiese: 'Pensi che quei ragazzi mi faranno giocare?'
Il padre di Shay sapeva che la maggior parte di loro non avrebbe voluto in squadra un giocatore come Shay, ma sapeva anche che se gli fosse stato permesso di giocare, questo avrebbe dato a suo figlio la speranza di poter essere accettato dagli altri a discapito del suo handicap, cosa di cui Shay aveva immensamente bisogno. Il padre si Shay si avvicinò ad uno dei ragazzi sul campo e chiese (non aspettandosi molto) se suo figlio potesse giocare.
Il ragazzo si guardò intorno in cerca di consenso e disse: 'Stiamo perdendo di sei punti e il gioco è all'ottavo inning.
Penso che possa entrare nella squadra: lo faremo entrare nel nono' Shay entrò nella panchina della squadra e con un sorriso enorme, si mise su la maglia del team.
Il padre guardò la scena con le lacrime agli occhi e con un senso di calore nel petto. I ragazzi videro la gioia del padre all'idea che il figlio fosse accettato dagli altri. Alla fine dell'ottavo inning, la squadra di Shay prese alcuni punti ma era sempre indietro di tre punti.
All'inizio del nono inning Shay indossò il guanto ed entrò in campo. Anche se nessun tiro arrivò nella sua direzione, lui era in estasi solo all'idea di giocare in un campo da baseball e con un enorme sorriso che andava da orecchio ad orecchio salutava suo padre sugli spalti. Alla fine del nono inning la squadra di Shay segnò un nuovo punto: ora, con due out e le basi cariche si poteva anche pensare di vincere e Shay era incaricato di essere il prossimo alla battuta. A questo punto, avrebbero lasciato battere Shay anche se significava perdere la partita? Incredibilmente lo lasciarono battere.
Tutti sapevano che era una cosa impossibile per Shay che non sapeva nemmeno tenere in mano la mazza, tantomeno colpire una palla. In ogni caso, come Shay si mise alla battuta, il lanciatore, capendo che la
squadra stava rinunciando alla vittoria in cambio di quel magico momento per Shay, si avvicinò di qualche passo e tirò la palla così piano e mirando perché Shay potesse prenderla con la mazza. Il primo tirò arrivò a
destinazione e Shay dondolò goffamente mancando la palla. Di nuovo il tiratore si avvicinò di qualche passo per tirare dolcemente la palla a Shay. Come il tiro lo raggiunse Shay dondolò e questa volta colpì la palla
che ritornò lentamente verso il tiratore. Ma il gioco non era ancora finito. A quel punto il battitore andò a raccogliere la palla: avrebbe potuto darla all'uomo in prima base e Shay sarebbe stato eliminato e la partita sarebbe finita. Invece... Il tiratore lanciò la palla di molto oltre l'uomo in prima base e in modo che nessun altro della squadra potesse raccoglierla. Tutti dagli spalti e tutti i componenti delle due squadre incominciarono a gridare: 'Shay corri in prima base! Corri in prima base!'
Mai Shay in tutta la sua vita aveva corso così lontano, ma lo fece e così raggiunse la prima base. Raggiunse la prima base con occhi spalancati dall'emozione. A quell punto tutti urlarono: 'Corri fino alla seconda base!'
Prendendo fiato Shay corse fino alla seconda trafelato. Nel momento in cui Shay arrivò alla seconda base la squadra avversaria aveva ormai recuperato la palla.. Il ragazzo più piccolo di età che aveva ripreso la palla quindi sapeva di poter vincere e diventare l'eroe della partita, avrebbe potuto tirare la palla all'uomo in seconda base ma fece come il tiratore prima di lui, la lanciò intenzionalmente molto oltre l'uomo in terza base e in modo che nessun altro della squadra potesse raccoglierla.
Tutti urlavano: 'Bravo Shay, vai così! Ora corri!'
Shay raggiunse la terza base perché un ragazzo del team avversario lo raggiunse e lo aiutò girandolo nella direzione giusta. Nel momento in cui Shay raggiunse la terza base tutti urlavano di gioia.
A quel punto tutti gridarono: ' Corri in prima, torna in base!!!!'
E così fece: da solo tornò in prima base, dove tutti lo sollevarono in aria e ne fecero l'eroe della partita.
'Quel giorno' disse il padre piangendo 'i ragazzi di entrambe le squadre hanno aiutato a portare in questo mondo un grande dono di vero amore ed umanità'.

Shay non è vissuto fino all'estate successiva. Ma non si è mai più dimenticato di essere l'eroe della partita e di aver reso orgoglioso e felice suo padre... non dimenticò mai l'abbraccio di sua madre quando, tornato a casa, le raccontò di aver giocato e vinto.


10 commenti:

Mara ha detto...

In effetti, forse per dire le cose dovremmo andare sull'Isola.

Barbara ha detto...

Caro Cesare ciao, avevo già ricevuto questo racconto, però è sempre molto bello rileggerlo. Grazie

Andrea ha detto...

E allora quando la leggo????
Hihihi

Sergio ha detto...

Si ,
hai ragione ma il vero problema è mercoledì , ci sono i miei amici medici .

Mistro

Rosangela ha detto...

Molto vera,psicologica, emblematica e per niente lunga. Cosa sono" Il grande fratello e l'isola dei famosi?" ah ah ah non guardo la trash TV.

Daniele R. ha detto...

Ci sono dei giorni in cui per essere felici qualcuno deve grattare con una moneta un pezzo di carta lucida. A me basterebbe una storia come questa... magari un po' più spesso.
Ciao Grande Ricevitore (di palle di carta)!

Andrea Z. ha detto...

caro Cesare la prossima volta che vieni a trovarmi in negozio col cavolo che ti do un buon salame, questa lettera straziante commovente ecc.ecc.ecc. del bambino handicappato che gioca a baseball te la potevi risparmiare perchè così ho perso il Grande Fratello, ma meno male che c'è l'Isola dei famosi...
grazie, è bellissima

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Antonella ha detto...

Ho letto la storia di Shay. Per me non è poi tanto lunga e il GF non è abbastanza interessante. Come dice una pubblicità "ci sono cose che non hanno prezzo". Sono convinta che i "valori" nel quotidiano possano dare tanto. I ragazzi di oggi non hanno interessi, e purtroppo non penso che sia solo colpa della società. Come dicevi tu quando parli della tua bellissima figlia MV all'ospedale, spesso ci dimentichiamo presi dal troppo di ascoltare o vedere i figli o altro.
Per quanto tu sia strano (scherzo) sei molto attento e questo fa di te un "grande".
Non avrei voluto dirlo e non lo sa nessuno, ma c'è una bimba che grazie ad alcune persone si è potuta operare all'estero. Mi ha mandato una foto, quel sorriso non ha prezzo.
Ci sono cose ogni giorno che sanno di buono. Se le hai ....
Baci alle tue donne.

Maria Luisa ha detto...

A proposito di "Shay", le mando una poesiuola (pubblicata nel 2004) su un ragazzo "diverso", che avevo conosciuto anni fa:

L'autunno di Domenico

C'era l'autunno d'oro
lungo gli argini
e nell'aria
brillavano i ragazzi
sul pallone conteso

Lui felice correva
lungo i lati del campo,
senza squadra del cuore
accogliendo ogni goal
come fa un grande
quando incontra l'amore

Come vede, con Shay, si sono reificate le mie emozioni. In più, nel racconto, ci sono la discesa in campo e il coinvolgimento del mondo.
Bellissimo tutto. Grazie.