Lo sappiamo, no? I figli sono figli; voglio dire: sappiamo che non sono gli "amici" di noi genitori. Ma perché, i figli, non possono essere anche amici? Ecco la risposta in questo bell'articolo di Paolo Fallai pubblicato sul Corriere: http://27esimaora.corriere.it/articolo/perche-non-possiamoessere-amici-dei-nostri-figli/
foto farfamiglia.it
3 commenti:
Molto bello e molto vero. Di fronte a generazioni che non hanno introiettato alcun senso del dovere e della responsabilità personale c'è da sentire la mancanza di occhiate come quelle di nostro padre (credo soprattutto con me perché, voi genitori m'insegnate, anche in questi tempi di "melassa d'indulgenza" , e non necessariamente "ipocrita", si è più severi col primo figlio e si "molla" col secondo) che semplicemente incollavano al muro - senza se e senza ma. E cmq, quando ho detto in una classe che i nostri genitori ci mandavano a scuola comunque, con la (perenne) tonsillite me e dopo una crisi d'asma la Gully (e non siamo affatto morte), la risposta è stata "Prof., io sarei scappata di casa". Che dire??
Non ho letto l'articolo, lo farò nel pomeriggio, ma non riesco a non rispondere con il mio maestra-mamma pensiero.
Penso che non sia possibile, perchè con gli amici si scherza, si è complici, si è completamente liberi di esprimere i nostri pensieri e sentimenti, si è solidali, si gioca e spesso ci si annoia in compagnia. Non si hanno timori nel mostrarci come siamo nel bene e/o nel male.
Con i genitori no: si è meno liberi nel parlare, spesso ci si comporta come loro vorrebbero, si devono guidare, aiutare contenere un figlio e l'essere "compagnoni" spesso disorienta i figli e li fa sentire più soli...bun figlio, poi, non può e non deve condividere alcune preoccupazioni che sono dei genitori... sarà possibile, forse quando saranno molto grandi....
L'articolo è molto vero. E sono d'accordo con i precedenti commenti di Cianzi e Maura. Cosa dire. Secondo me il papà potrebbe fare un po' da amico, ma dovrebbe essere soprattutto guida, esempio, modello, consigliere. Se fa l'amico perde in autorevolezza, carisma e rispetto, qualità che sono fondamentali per far crescere in figli in modo equilibrato.
Al giorno d'oggi non basta l'istinto. Prima di avere figli e durante la loro crescita aiuterebbe molto fare qualche corso di psicologia, altrimenti quello che paga di più l'inesperienza dei genitori è il primo figlio, che fa da apripista, specialmente durante l'adolescenza.
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